La
tempesta e l’acqua stagnante del Bayou stanno facendo il gioco dello Tchoya:
assorbendo continuamente liquidi, il suo diametro aumenta a vista d’occhio. Gli
scienziati della Fondazione fanno rapidamente due calcoli… se la crescita
rimarrà costante, le sue dimensioni aumenteranno di circa 12 metri all’ora.
Potrebbe inglobare l’intero quartiere in una giornata, tutta l’area centrale di
Houston in meno di una settimana… non c’è alcun tempo da perdere.
I
tre agenti iniziano ad analizzare la situazione, giungendo alla conclusione che
tentare di distruggere il fungo potrebbe essere controproducente: potrebbe
essere una sorta di palloncino gonfio di spore, pronte a spargersi in giro alla
minima rottura. Un’infezione su larga scala sarebbe a quel punto impossibile da
fermare.
Mike Valori, gli agenti e un gruppo di
scienziati si riuniscono in un edificio poco lontano per fare il punto della
situazione. Agli scienziati viene in mente che, secondo gli esami fatti al Campus
sugli individui contaminati, un particolare tipo di luce viole sembra mandare
le spore del fungo in uno stato letargico… anche se non hanno fatto esperimenti
sufficienti e non sono sicuri di riuscire a generare una luce di intensità
sufficiente a causare qualche danno a una massa del genere. Eleonor li aiuta
nei calcoli di fisica, giungendo però a scarsi risultati: poco male, gli
scienziati faranno comunque un tentativo.
Nel
frattempo, da fuori, si odono delle urla: Hector e Theodore fanno in tempo ad uscire
giusto per assistere alla macabra scena del fungo che, estroflesse alcune masse
tentacolari, afferra due scienziati che si erano avvicinati troppo,
fagocitandoli. Non c’è nulla da fare per salvarli.
Eleonor
elabora un altro piano che potrebbe funzionare: si potrebbe inserire un tubo
collegato a un aspiratore industriale all’interno della massa fungoide, per poi
risucchiare tutte le spore e bruciarlo. Mike può procurarsi quello che lei
chiede, ma ci vorrà qualche ora.
Gli
agenti notano un elicottero in avvicinamento: giunti alla strada principale
questo atterra davanti a loro, e ne emergono alcune vecchie conoscenze dell’OSR:
l’Agente White e altri due individui
armati e minacciosi, dall’aria sogghignante, che paiono conoscere i personaggi.
I
personaggi vedono l’arrivo di White come la risposta a un miracolo che stavano mentalmente
richiedendo.
Si
riuniscono a parlamentare in un luogo privato, per scoprire che i due ricorsori
di scorta a White si trattano, ovviamente, di Tanuki e Valerie. White
è, come al solito, schietto e di poche parole: la Fondazione ha ancora 4 ore di
tempo per risolvere la situazione, perché una volta passato quel periodo di
tempo la soluzione dell’OSR giungerà sul posto, e a quel punto ci penseranno
loro. Gli scienziati dell’OSR hanno reputato la minaccia del fungo
classificabile come quella di un Planetivoro di classe inferiore, non c’è alcun
tempo da perdere.
Privatamente,
Eleonor chiede conferma su quale possa essere la soluzione dell’OSR: si tratta,
ovviamente, del kaiju ammaestrato che hanno su Goliath. Potrà bruciare il fungo
e tutte le sue spore a distanza sufficiente da non essere contaminato.
Eleonor
esprime favore per quest’idea… e dice a White che, se la situazione sarà
risolta, potrebbe essere interessata a un contatto con l’OSR.
Ci
sono nuovamente delle urla al di fuori, dove il fungo sta crescendo: i due
scienziati risucchiati meno di un’ora prima fanno nuovamente la loro comparsa,
completamente contaminati dal fungo e enormemente aggressivi. Hector e Theodore
ne eliminano uno, mentre all’altro pensano gli agenti della Fondazione.
Il
gruppo di agenti inizia a percepire una pulsazione psichica maligna proveniente
dal fungo, che li stordisce. Una voce nella loro mente inizia a parlare e
implorare “non fatelo… potrete unirvi a
me… qui tutti sono felici… qui tutti vedono i loro sogni realizzati… venite a
me…”.
Ovviamente,
il gruppo non da alcun credito a queste tentazioni.
Nella
mente dei personaggi inizia a farsi largo un’altra possibilità per eliminare la
massa: siccome è completamente pregna d’acqua, farla colpire da uno dei fulmini
della tempesta che infuria potrebbe eliminarla definitivamente. Così, mentre
Valori si preoccupa di procurarsi un crypto che generi un campo di forza
temporaneo, ma largo abbastanza da bloccare l’emissione di qualsiasi spora, il
gruppo ha l’idea di collegare alcuni cavi elettrici alle pale di un elicottero
della Fondazione, dopo aver posizionato delle placche di rame.
Il
piano si realizza velocemente, e tramite un accurato utilizzo dei suoi poteri
di Previsione, Eleonor sa esattamente quando e dove cadrà un fulmine.
Eleonor
sale sull’elicottero con il pilota, mentre il resto degli agenti si preoccupano
di posizionare i cavi elettrici nel Bayou e il generatore di campo di forza.
Il
tempo a disposizione è poco, ma tutto funziona! Il fulmine colpisce le pale
dell’elicottero, e una potente scarica elettrica colpisce il fungo, venendo al
tempo stesso contenuta dal campo di forza!
I
personaggi percepiscono una scarica di dolore potentissima, come se essi stessi
fossero stati colpiti dal fulmine, e si sentono precipitare in un luogo buio.
La connessione psichica che avevano con il fungo, generata dalla loro
permanenza su Miceliax, deve aver fatto loro qualcosa…
Al
loro risveglio, i personaggi si trovano in una landa dai colori marcescenti,
che si estende in ogni direzione. Ovunque c’è una crescita enorme di muffe,
spore e funghi. Hanno ancora i loro corpi, segno che si trovano ancora sulla
Terra, ma qualcosa di strano deve essere accaduto.
L’unico,
strano punto di riferimenti nella desolazione è una collina poco distante, sormontata
da tre enormi punte verdastre. Non capendo cosa stia succedendo, i personaggi
si dirigono lì.
Sulla
collina trovano tre corpi immersi nella marcescenza delle tre escrescenze
verdi, che riconoscono subito: Gina
Desert, la prostituta, l’Agente Mei e
Walt Tharn, l’unico biker dei South
Bulls sopravvissuto.
Si
rendono conto quasi subito di non essere in grado di toccare i corpi: sono
inconsistenti, come se fossero dei fantasmi. Liberano l’Agente Mei dalla muffa
che la ricopre, e il corpo cade addosso a Theodore. Non appena c’è una
compenetrazione totale causata dall’assenza di sostanza, sia Theodore che l’Agente
Mei scompaiono nel nulla.
Eleonor
ed Hector osservano allibiti la scena, ma dopo aver discusso un po’ capiscono
che non sanno che pesci pigliare. Decidono di fare la stessa cosa: Eleonor
scompare nel corpo di Gina ed Hector nel corpo di Walt.
Theodore
si trova all’interno del corpo dell’Agente Mei su Miceliax. Ha ancora tutti i
suoi ricordi e le sue capacità, ma anche alcuni pensieri dell’Agente Mei: era
stata inviata alla ricerca di un artefatto, uno scudo di bronzo, all’interno di
una delle grotte di Miceliax, ma era stata aggredita da una bestia ed era stata
costretta a scappare.
Theodore
si mette quindi a cercare tracce, giungendo presto all’interno di un labirinto
artificiale. Qui nota chiaramente le tracce di una bestia enorme, che dopo un
po’ riesce a vedere: si tratta di un gigantesco coleottero che si muove su solo
due zampe, dotato di due enormi corna chitinose. Sfuggendo al coleottero e
facendo leva sul suo naturale senso dell’orientamento, Theodore giunge all’area
centrale del labirinto, dove si trova una porta di bronzo, ma funge anche da
tana per la creatura. Dietro la porta di bronzo trova un piccolo tesoro di
schegge di Carab e uno scudo di bronzo dall’effigie mostruosa. Mentre
Theodore/Agente Mei prende lo scudo, il mostro torna nella sua tana a
riposarsi, di fatto bloccandogli l’uscita.
Theodore
attende qualche minuto che la bestia si metta a riposare, poi scivola
silenziosamente fino all’imboccatura del labirinto, passandogli molto vicino… e
fortunatamente non facendosi notare.
All’uscita
del labirinto, si trova davanti l’Agente Mei che gli annuisce, soddisfatta.
Eleonor
è nel corpo della prostituta Gina Desert, molto prima che iniziasse ad
esercitare il mestiere. I ricordi che assume dalla ragazza riguardano sua
sorella Lisa, che frequentava alcuni spacciatori di droghe pesanti. L’obiettivo
di Gina era andare alla casa di spaccio e portare via sua sorella, ma non aveva
mai avuto il coraggio e i mezzi per farlo.
Eleonor,
trovando il coraggio nei suoi poteri, arriva a un villino derelitto e si fa
largo all’interno, utilizzando la sua Eccezione per disintegrare letteralmente
il primo drogato aggressivo che la minaccia. Un altro la morde al polpaccio, ma
non è una ferita grave: trova facilmente sua sorella, nuda e svenuta su un
materasso sporco, mentre uno degli spacciatori sta per violentarla.
Anche
questo spacciatore incontra presto la sua fine tramite i poteri da Paradox di
Eleonor. Prende Lisa e la porta via da quella casa… in cuor suo, sente la voce
di Gina che le dice di aver fatto la cosa giusta.
Hector
si trova nel corpo e nella mente del biker Walt Tharn. È da poco tornato in
prigione per un furto, e doveva avere la protezione della Fratellanza Ariana. Qualcosa
è andato storto, perché i nazisti non hanno la minima intenzione di
proteggerlo, e sa che ben presto la banda degli afroamericani verrà per fargli
il culo… letteralmente.
Una
prima scena di violenza si verifica nel refettorio, quando un paio di neri gli
passano di fianco facendo battutacce verso di lui e dicendogli di cominciare a
preparare il culo. Hector/Walt fa una faccia ancora più brutta ai neri,
intimidendoli.
Ma
il vero problema giunge alcune ore dopo, poco prima dell’ora d’aria. Non appena
le celle si aprono, un gruppo di neri arriva da lui. Hector/Walt vede i
secondini scomparire, come se sapessero esattamente cosa sta per succedere. I neri
tentano di aggredire Hector, sbattendogli la testa dentro il cesso, ma lui
prontamente reagisce picchiando duro e utilizzando i suoi poteri da Spinner per
sfuggire a tutti i tentativi di presa. I neri tentano di bloccarlo, fino a che
lui non riesce a prenderne uno alle spalle e a tagliargli la gola con un
cucchiaio affilato. Solo a questo punto i secondini intervengono.
Prima
che arrivino, però, Hector ha il tempo di infilare il cucchiaio affilato e
ancora insanguinati nelle tasche di uno dei neri, che verrà beccato e si
prenderà un’altra accusa di omicidio.
Hector/Walt
dovrà scontare un po’ di cella di isolamento… fortunatamente, con il culo in
salvo.
Una
volta affrontati questi “problemi”, i tre agenti si trovano nuovamente nei loro
corpi, all’interno di un ambiente muffoso al cui centro è steso in posizione
fetale un uomo: si tratta dell’uomo dagli occhi gialli con cui avevano
combattuto nel bar, il ricorsore che spargeva spore!
Non
c’è molto altro da dire: Eleonor utilizza su di lui i poteri di eccezione,
uccidendolo senza che possa difendersi.
Tutto
si fa di nuovo nero…
I
tre agenti, alcuni giorni dopo, si risvegliano in ospedale, un po’ storditi e
ammaccati ma senza altri gravi danni. Houston è salva, e presto vengono
contattati dall’Agente Valori che gli spiega cosa è successo: subito dopo
essere stato colpito dal fulmine, il fungo ha fatto eruttare le sue spore che
sono rimaste attive nell’aria per un’altra decina di secondi, prima di
diventare completamente inerti. Contemporaneamente, loro hanno emesso un urlo e
sono svenuti.
Una
volta eliminato il fungo, l’Agente Mei e tutti gli altri contaminati sono
tornati alla normalità, come se la mente centrale che li teneva sotto controllo
fosse stata definitivamente eliminata.
Eleonor
ipotizza che tutto ciò che hanno vissuto sia stato una conseguenza del contatto
psichico con il fungo, una sorta di “battaglia mentale”… ma poco importa, la
città e il mondo sono salvi e l’OSR non ha dovuto utilizzare la sua arma.
Alcuni
giorni dopo vengono dimessi dall’ospedale con un encomio della Fondazione e
ferie pagate. Eleonor riceve da un’infermiera una busta con all’interno un
biglietto da visita, con solo un numero di telefono e il marchio della casa di
videogiochi OSaRu. Chiama, e al telefono gli risponde l’Agente White.
“Sono una persona schietta, professoressa
Kennedy. Cosa ne pensa di fondi illimitati per le sue ricerche e nessuna
domanda?”
“Mi dia qualche giorno per pensarci”,
dice sogghignando Eleonor.
Preferiamo
lasciare aperta la decisione della Kennedy, così come il futuro di Theodore ed
Hector, che comunque continueranno a viaggiare per i mondi al servizio della
Fondazione…
La
campagna di The Strange si conclude qui! È doverosa una minima spiegazione su
quanto sia accaduto con il fungo: i personaggi avevano sviluppato un
collegamento mentale psichico con lo Tchoya durante la loro permanenza a
Miceliax. I loro poteri psichici, nella ricorsione, erano infatti generati da
un contatto con il fungo, ma il metodo controllato con cui li utilizzavano (e
il loro essere ricorsori) aveva bloccato ogni effetto negativo.
Lo
Tchoya assorbiva le menti degli esseri umani che infettava, utilizzandole per
generarsi una sorta di “scudo mentale” che lo proteggeva dagli attacchi
psichici. Quando il fulmine l’ha colpito, i personaggi sono svenuti a causa del
collegamento e sono stati proiettati nella sua psiche. Una volta dentro hanno
dovuto abbattere lo scudo mentale del fungo, generato da “tarli” che
continuavano a erodere le menti che aveva assorbito, nella fattispecie
situazioni importanti della loro vita che si erano risolte malamente, lasciando
un segno.
Facendo
finire in maniera positiva queste situazioni, i personaggi sono riusciti ad
abbattere lo scudo mentale e a giungere alla mente centrale dello Tchoya, ormai
indifeso, ed eliminarlo.
Se
non fossero riusciti nel loro intento c’era il concreto rischio che la loro
mente venisse fagocitata!
Con
la fine di questa campagna si concludono anche i riassunti basati sul Cypher
System: spero che siano stati una lettura piacevole, in grado di generare idee
e situazioni in altri tavoli di gioco.
Dopo
(quasi) due anni di utilizzo ininterrotto, credo che noi ci prenderemo una
pausa dal Cypher System, lanciandoci verso altre ambientazioni e sistemi.
Non
assicuro la presenza dei riassunti anche per queste: il tempo a disposizione
inizia a scarseggiare, e negli ultimi tempi ho fatto veramente fatica a starci
dietro.
Ma
sicuramente continuerò a bazzicare nei gruppi di gioco per portare ad altri le
nostre esperienze e assorbire (come il fungo) quelle degli altri.
Alla
prossima!